Quattro quartieri per tanti castelli
Estratto dalla Prima ed. “SULLE ALI DELL’AQUILA Un viaggio nella storia della città”
I castelli che parteciparono alla fondazione dell’Aquila erano disseminati in un territorio molto vasto, che si estendeva da S. Benedetto in Perillis fino alle montagne di Antrodoco. Questo ampio spazio fu idealmente diviso in quattro parti, così ogni castello si trovò in una determinata porzione di territorio.
Anche la città venne divisa in quattro parti, cioè in quattro quartieri o “quarti”. Osserva bene i colori. Essi indicano che ogni quarto della città corrispondeva alla porzione del vasto territorio in cui erano disseminati i castelli. In ogni quartiere c’era una chiesa più importante delle altre chiamata chiesa Capoquarto.
I quattro quartieri e le rispettive chiese Capoquarto erano: il quarto di Santa Maria con la chiesa di Santa Maria Paganica, il quarto di San Giorgio con la chiesa di Santa Giusta, il quarto di San Giovanni con la chiesa di San Marciano, il quarto di San Pietro con la chiesa di San Pietro di Coppito.
La piazza del Mercato, non apparteneva a nessun quarto ma a tutti i cittadini.
Ad ogni castello venne assegnato uno spazio determinato dentro ogni quarto. Questo spazio veniva chiamato “locale” e qui gli abitanti si trasferirono per costruire le loro case, la loro chiesa, la loro piazza con la fontana.
Per esempio, gli abitanti del castello di Roio costruirono nel loro locale la chiesa di Santa Maria di Roio, che si trovava dentro il quarto di S. Giovanni. Ogni quarto era quindi costituito da diversi locali.
Quasi tutti i castelli che parteciparono alla fondazione costruirono la loro piazza e la loro chiesa. Per questo motivo ancora oggi ci sono tante piazze e tante chiese all’Aquila.
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